L’Influencer Marketing è cambiato con il Covid-19?

L’influencer marketing è cambiato con il Covid-19? Questa è la domanda da 1 milione di euro (come direbbe il buon Gerry Scotti) che molti esperti del settore si stanno ponendo.

Prima di rispondere, però, bisogna fare un piccolo passo indietro.

La diffusione del Coronavirus nel mondo ha letteralmente cambiato le regole del gioco. Improvvisamente, i brand si sono ritrovati ad affrontare un nemico senza volto che ha minacciato fin da subito la loro ordinaria attività. Lo scenario è stato rivoluzionato da molteplici fattori, soprattutto esterni. Prendiamo ad esempio il nostro paese: in un mese sono stati emessi 7 decreti che hanno cambiato completamente le abitudini di vita e di lavoro di tutti noi. Di riflesso, hanno modificato anche il modo di comunicare da parte dei brand (un esempio lampante è rappresentato dal brand Corona). Questa “crisi” ha condotto i brand verso una nuova direzione, non necessariamente diversa da quella condotta in precedenza ma sicuramente più consapevole.

L’influencer marketing è cambiato con il Covid-19?

L’influencer marketing è sicuramente un settore in continua evoluzione. Il team Pr & Influence di Ogilvy Italia ha elaborato un interessante survey sull’influencer marketing e aziende ai tempi del Covid-19 condotto su 80 influencer da tutta Italia.  Sono emersi diversi spunti di riflessione. Esaminiamoli insieme.

La produzione dei contenuti è cambiata?

La maggior parte degli intervistati ha risposto in maniera affermativa. L’85% sostiene infatti che il cambiamento ci sia stato sia nei formati sia nei temi trattati. Inoltre, moltissimi (84%) sottolineano come sia aumentata l’autenticità. L’emergenza ha portato inoltre a prevalere determinati formati come le IG stories, le dirette e i video. Ovviamente, i contenuti prescelti riguardano i temi inerenti Covid-19 e quarantena. Aumentati i contenuti indoor, quelli con un taglio informativo ed educativo. Infine, molti influencer si sentono investiti di un ruolo importante per le proprie community: trasmettere positività e speranza.

I brand hanno fatto ricorso ad influencer in questo periodo?

Il 74% degli influencer intervistati affermano di essere stati contattati nelle ultime settimane da un brand, anche con cui non c’era alcuna partnership pregressa (43%). I temi principali delle collaborazioni sono sull’emergenza Covid-19 e sono sia a breve termine (74%) mentre per 1 su 3 possono essere anche partnership di medio-lungo periodo.

Il futuro porterà contenuti di maggior valore?

La quasi totalità degli intervistati sarebbe felice di mettere a disposizione la propria esperienza per attività digital di brand, soprattutto incentrate su valori e messaggi più alti.Rivolgendosi al futuro, la maggior parte degli influencer crede, infatti, che si virerà verso contenuti autentici e di maggiore qualità; si prediligeranno le stories ed i video e si avrà una nuova concezione del loro settore.