Ricordi questi 5 social?

5 Social Network di cui ci siamo dimenticati, o quasi…

Soltanto qualche settimana fa vi abbiamo raccontato di Threads, il nuovo social media di casa Meta. Nonostante abbia macinato milioni di iscrizioni al momento del lancio, la sua base di utenti sembrerebbe essere già in calo, ma cosa ancora più grave, l’applicazione presenterebbe un problema di engagement; che tradotto in parole povere significa poche interazioni.

Non sappiamo quale sarà il futuro di Threads eppure le premesse non sembrerebbero affatto buone. Tuttavia, a pensarci bene, non è la prima volta che una piattaforma tracolla vertiginosamente dopo un boom iniziale. Ed è proprio per questo motivo che abbiamo deciso di fare un viaggio indietro nel tempo per ricordarvi 5 social network di cui probabilmente vi sarete dimenticati…:

  • CLUBHOUSE
    La pandemia sembra solo un lontano ricordo, e con essa anche clubhouse. Per chi non la ricordasse, questa piattaforma era basata unicamente sulla voce e sullo scambio istantaneo di messaggi audio, tagliando fuori immagini e video. La clubhouse-mania scoppiò proprio nel pieno del lockdown, ed infatti è proprio in quel periodo che l’applicazione raggiunse numeri vertiginosi con milioni di downloads ed interazioni. È innegabile che l’essere costretti a stare chiusi in casa aiutò la scalata al successo dell’app, che infatti pagò a caro prezzo la fine dell’emergenza sanitaria. Con la conclusione di essa, infatti, club house subì un crollo spaventoso, con una riduzione di oltre l’83% della sua utenza globale, rivelandosi nient’altro che una bolla.
  • SNAPCHAT
    Snapchat è un’applicazione di condivisione foto, video e messaggi. Fin qui nulla di strano, eppure forse non saprai che è stato proprio Snapchat il primo social network ad introdurre i cosiddetti contenuti temporanei, ossia tutta quella serie di foto, video ecc., che scompaiono dopo un lasso di tempo; le famose storie di Instagram per intenderci. Ed è stata proprio questa novità ‘’ a scadenza’’ che ha permesso alla piattaforma un successo planetario. Tuttavia questa popolarità è durata fino a quando Mark Zuckerberg non ha deciso di fare la guerra al povero Snapchat, introducendo sulle sue più celebri piattaforme, Instagram e Facebook, le medesime funzionalità. Questo ha segnato il declino del social del fantasmino bianco, almeno per quel che riguarda l’Italia, in America è ancora abbastanza popolare.
  • GOOGLE+
    Google+ è stata la risposta social made in Google al successo dei vari Facebook, Twitter ecc. La piattaforma aveva l’ambizione di conquistare il mercato dei social network realizzando un prodotto che combinasse insieme le migliori caratteristiche dei competitors. Pur avendo un bacino potenzialmente mostruoso, infatti bastava possedere un account gmail per accedere al social, la piattaforma si è trovata ad affrontare la stessa problematica che sta vivendo Threads in questo momento: un’elevata utenza a fronte di uno scarso engagement. Questo ha portato alla chiusura ufficiale di Google+ nel 2019.
  • MSN
    Se quando senti la parola trillo provi un mix di emozioni allora significa che sei stato un adolescente negli anni 2000. Msn, poi ribattezzato Windows Live Messenger, non ha bisogno di molte presentazioni, ma per chi non lo conoscesse si trattava di un client Microsoft con diverse funzionalità: consentiva di chattare, videochiamare, modificare il proprio status e anche di creare un blog personale. Le emoji, gli indirizzi Hotmail e soprattutto i già citati trilli sono rimasti impressi nella memoria di tutti coloro hanno utilizzato questo servizio. Ok, forse non rientra appieno nella definizione di social network, essendo per lo più una sistema di messaggistica istantanea, eppure è innegabile che sia stato un primo abbozzo dei social che conosciamo oggi; ed infatti prima dell’arrivo di Facebook poteva contare su un’utenza di oltre 330 milioni.
  • NETLOG
    Se nei primi anni 2000 ti identificavi come emo, truzzo o scene queen saprai sicuramente di cosa stiamo parlando. Netlog, infatti, era una piattaforma social tutta europea, una sorta di antenato di Facebook, che permetteva di aprire un home personale dove pubblicare foto, caricare le proprie playlist, unirsi a gruppi chiamati clan, gestire le proprie liste amici. Tra il 2006 e il 2009 il sito era in voga, soprattutto tra i più giovani e le varie correnti giovanili, basti pensare che anche Chiara Ferragni era presente con il suo nickname Diavoletta87. L’avvento dei vari colossi come Facebook e Twitter ha anche in questo caso segnato inevitabilmente il declino della piattaforma, che è stata definitivamente chiusa nel 2015.

E tu ricordavi queste piattaforme?